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  • inaugurazione 1.05.2010
  • inaugurazione

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La storia del sito Pistoia Sotterranea

Come nasce il sito ipogeo di Pistoia Sotterranea

Pistoia Sotterranea è un’iniziativa privata, di un Ente privato, a cui si sono poi aggiunte le forze da parte del pubblico quale il comune di Pistoia e Regione Toscana. Tecnicamente è il primo projectitaliano di questo tipo con iniziativa privata su un sito del Demanio dello Stato, non classificabile nella normativa dei Beni Culturali. La nascita del progetto segue comunque un lungo lavoro di un gruppo di volontari dell’associazione(I.R.S.A)e parte nel lontano 1987 con il sottoscritto all’ora studente di architettura e Simone Zine studente di archeologia, entrambi studenti lavoratori.
Nel corso degli anni, fra gli impegni abbastanza gravosi di studio e lavoro, abbiamo portato avantiinsieme diverse attività di ricerca coadiuvati, a seconda anche delle disponibilità di tempo libero, da molti altri amici e volontari di avventura all’interno dell’associazione.

Dopo molti anni passati fra ricerche sul campo, scavi, ricerche d’archiviosu molti argomenti di storia locale e/o iniziative culturali tipiche di un’associazione di volontariato, ci siamo sempre più avvicinati al mondo della valorizzazione culturale dei Beni archeologici e monumentali, una scuola di pensiero che già alla fine degli anni ottanta stava maturando nel settore. Ovviamente come prossimi alla laurea ci affacciavamo al mondo realistico dell’incertezza occupazionale ancora oggi tipico purtroppo di chi si laurea sia nella materie umanistiche, specie quelle archeologiche, e attualmente anche nel settore dell’architettura. In dieci anni di passione volontaria avevamo sviluppato un filone di ricerca che ci appassionava, merito anche della leggenda metropolitana che aleggiava da sempre sui sotterranei pistoiesi ,il più famoso il collegamento da Piazza del Duomo alla Fortezza di Santa Barbara.

Nei primi anni novanta incominciammo sistematicamente ad affrontare la ricerca, ormai formati sia dalle università, sia da anni di attività associativa, e a svolgere l’attività di ricognizione archeologica sistematica, oltre alla ricerca delle fonti documentali,sia edite che archivistiche per capire la fonte della leggenda. Dopo le prime “avventurose ricerche” quasi da mondo di Sussi e Biribissi, capimmo ben presto che la leggenda si impostava sullo sviluppo urbanistico della città che nel corso dei secoli, da piccolo insediamento come oppidulum, era cresciuto modificando il territorio ed in particolare i suoi corsi d’acqua, utilizzati volta volta, prima come struttura difensiva alla nascente città (fossati) e poi come canali artificiali per le numerose attività produttive che si andavano a stratificare nel territorio e che presero ben presto il nome di Gore.
Il lavoro di ricerca trovò da subito la collaborazione con l’allora Dirigente al Demanio Idrico della provincia di Pistoia Ing.Delfo Valori e la Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici nella figura del soprintendente dott.arch. Mario Lolli Ghetti ai quali avevamo chiesto le autorizzazione per esplorare i percorsi ipogei delle gore in città e studiare i sotterranei della Fortezza di Pistoia, per ricostruire il più possibile la storia di questi percorsi d’acqua.
Lungo l’attività di ricerca, non sono mancati situazioni tipiche pistoiesi per cui accade che chi ha una buona idea ma non è di “quel gruppo” rischia di essere messo da parte e anzi di vedersi scippare o copiare l’iniziativa cercando di appropriarsi il merito.

La ricerca.

Gli studi e le ricerche intrapresi portarono alla luce ben tre filoni di ricerca che hanno poi portato alla pubblicazione di altrettanti volumi: I sotterranei di Pistoia, nel 1999; La Fortezza di San Barnaba nel 2000; e il lavoro più complesso e di ambito professionaleLe Gore di Pistoia un patrimonio da Salvare del 2008;
Ricerche ancora ad oggi non completate che generarono a breve altre pubblicazioni, uno sul continuo degli studi del bellissimo complesso monumentale della Fortezza di Pistoia, uno è il continuo dello studio dei sotterranei di Pistoia e il terzo sull’ Ospedale del Ceppo, in fase di elaborazione, e come notate sono ricerche che hanno occupato una bella decade di attività sul territorio.
Durante l’attività di ricerca ci venne in mente che tutto questo patrimonio e in particolare un sito, non dovesse essere solo “pubblicato” ma essere fruibile e contestualmente creare occupazione.
La prima idea di valorizzazione messa appunto fu l’area archeologica di San Mercuriale nel complesso ad oggi utilizzato dal tribunale di Pistoia, un bellissimo e piccolo sito archeologico già indagato dalla soprintendenza competente e pubblicato, reso visibile solo in occasione dell’inaugurazione del palazzo ma poi abbandonato a magazzino. Il secondo sito fu proprio la Fortezza di Santa Barbara di Pistoia in un forte progetto di valorizzazione voluto proprio dal Ministero dei Beni Culturali, l’ultimo sito quello più complesso per quadro normativo e per impegno di spesa oltre a incredibili problemi cantieristici il sito attuale di Pistoia Sotterranea. I primi due progetti, nonostante il sostegno e convenzioni con il MIBAC, si sono bene presto fermati, proprio perché non facenti parte di “quel gruppo” ristretto sopra ricordato ed ad oggi un sito è chiuso al pubblico e l’altro è aperto solo la mattina.

Il terzo sito i sotterranei dell’Ospedale del Ceppo è la realtà

Il sito fu realizzato (sono aperti al pubblico solo i primi ottocento metri su i 3000 disponibili fino in Fortezza), grazie alla ferma posizione del Demanio statale, ed il progetto è di iniziativa di una struttura privata riconosciuta, che vi ha svolto anni di studi e ricerche. Non è un Bene Culturale ma una Gora, seppur in parte ipogea che documenta lo sviluppo urbano di quel comparto di città.
Pistoia sotterranea dà lavoro a due dipendenti fissi, ha sviluppato progetti stabili di servizio civile regionale, aderisce ai progetti GiovaniSì e ospita studenti degli istituti superiori per il progetto di alternanza scuola lavoro, oltre a tirocini universitari dando un’opportunità di formazione in un sito culturale a tanti giovani laureati nel settore. Inoltre ha sviluppato progetti di rete con molti soggetti del territorio per creare una rete di promozione e collaborazione; sviluppato percorsi integrati della città con le guide turistiche pistoiesi; offre varie attività didattiche come: Il piccolo archeologo, Mastro vasaio, i percorsi di visita guidata specifica per bambini; concerti di Campane tibetane. Ad oggi è il sito più visitato di Pistoia ed è l’unico sito ipogeo accessibile anche ai disabili e con pannelli tattili per non vedenti.

 



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Visita guidata

L'accesso a Pistoia Sotterranea è consentito solo con una visita guidata della durata di circa 45 minuti

La visita inizia con un accesso intermedio rispetto all’andamento dell’antico torrente, e