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Il Museo

Museo della Società Metallurgica Italiana di Campo Tizzoro

Il Museo della SOCIETÀ METALLURGICA ITALIANA di Campo Tizzoro nasce nel 2010 su idea e progettazione dell’architetto Gianluca Iori responsabile per l’associazione dei progetti di valorizzazione dei siti culturali in collaborazione con KME Itali SPA, allora proprietaria del sito e dell’azienda oggi di proprietà IRSA.

Il Museo documenta cento anni di storia della produzione industriale italiana, sia dello stabilimento di Campo Tizzoro Munizioni da Guerra, sia degli altri stabilimenti del gruppo quali: Livorno, Ferriere di Mammiano, Limestre, Firenze, Fornaci di Barga e del gruppo BRIXIA (Brescia). Un Museo che ha la caratteristica di avere l’unico e più vasto rifugio antiaereo d’Europa che si snoda sotto l’area di Campo Tizzoro per oltre 2 km.
Organizzato per sale tematiche e in fase di ampliamento, si ripercorre la storia del munizionamento italiano leggero e pesante d’Italia dal 1860 al 2000.

Impianto industriale della famiglia Orlando che racchiude tutta l’evoluzione storica della metallurgia e siderurgia italiana, attraverso i brevetti più avanzati nel munizionamento, della componentistica elettrotecnica (Le utilities elettriche e telefoniche) e idraulica e delle conquiste sociali avvenute in uno dei più moderni stabilimenti dell’inizio del novecento.
Uno spaccato industriale che proietta il visitatore nella storia d’Italia attraverso lo sviluppo della società più rappresentativa sviluppata dal gruppo della Famiglia Orlando,. Nella vista guidata si tocca i temi el sinergie industriali del gruppo quali: l’Ansaldo, La Breda, la Dalmine, OTO Melara, per poi calarsi nel mondo della produzione bellica di una delle più innovative fabbriche.
Il percorso guidato che dura oltre l’ora e mezza si caratterizza anche per la discesa nel più esteso e suggestivo rifugio antiaereo d’Europa, concezione avanzatissima per l’epoca agli inizi della seconda guerra mondiale pensato per mettere a riparo il bene più prezioso dello stabilimento, la forza lavoro.
Un Museo che documenta anche le vicende legate alle conquiste sociali volute fortemente dalla proprietà come la mensa, l’asilo, la scuola professionale, l’attività sportive, lo spaccio aziendale e le aziende agricole, che fornivano attraverso le opere assistenziali insieme alle case “comode e confortevoli”una nuova dimensione del lavoro, che si andranno a caratterizzare alla fine del novecento-I Villaggi industriali.
Le attuali sale:



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